‘Sad Town’: Straordinarie foto a colori d'epoca di Vancouver dal 1972 al 1982

Un fotografo di fama e un brillante documentarista, ma prima che Greg Girald diventasse ampiamente conosciuto, era solo un adolescente che si aggirava per le strade di un Vancouver pre-globalizzato con la sua fotocamera. Ai suoi occhi, nonostante fosse all'inizio degli anni settanta, alcune parti della Città Terminale e i suoi abitanti sembravano essere intrappolati negli anni '50 o prima. "Quando ho iniziato a fare queste fotografie, specialmente le immagini delle persone a metà degli anni '70, mi sembrava di fotografare un mondo di cui nessuno sapeva nulla, a parte le persone che lo vivevano, ovviamente", ha detto Girald. "Ero un po' un intruso, ma la mia giovinezza mi proteggeva. È curioso considerare queste foto ora, praticamente mai viste da quando sono state fatte, in termini di un Vancouver che potrebbero avere il potenziale di inventare

"Una città triste" è come si sentiva Girald riguardo a Vancouver. "Forse aveva a che fare con il modo in cui la bellezza naturale che circonda la città era in contrasto con le parti più trascurate della città dove trascorrevo del tempo. In quei giorni, Vancouver era più ovviamente una città portuale, l'ultima fermata alla fine della linea ferroviaria. 'Città terminale', come dicono, un luogo dove le persone finivano. Qualcosa che probabilmente la maggior parte delle città portuali ha in comune", ha aggiunto. "Quando Nina Simone ha fatto la sua interpretazione di 'Baltimore', cantando di una 'città difficile sul mare' dove era 'difficile solo vivere', ho sentito che stava cantando del posto in cui vivevo. Che potrebbe sembrare strano, considerando il Vancouver di oggi. Sarebbe come una canzone lamentosa su Aspen o Honolulu. Anche se perché no? I posti più belli possono essere i più spietati."